mercoledì 17 gennaio 2018

DALLE CONSORTERIE RAZZISTE ITALIANE, ATTACCHI INSENSATI CONTRO MOSCOVICI

L'intervento in conferenza stampa a Parigi del commissario europeo sul rischio delle prossime elezioni politiche in Italia

Esprimo la mia solidarietà al commissario europeo per gli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici. Contro di lui, ignobili e miserabili gli attacchi provenienti da esponenti della "politica politicante" italiana ed "europea"...

I timori espressi da Moscovici - a nome dell'Ue - sui rischi del voto italiano, sono senz'altro giustificati e fondati. La sua presa di posizione è certamente legittima su tutti i punti opportunamente menzionati... e non solo, contro le recenti dichiarazioni sulla RAZZA BIANCA - palesemente di stampo nazi/fascista - rilasciate da un politicante illustre sconosciuto, che addirittura a quanto pare, dall'alto della sua ignoranza culturale, nonostante abbia manifestato con freddo cinismo, inclinazioni alquanto pericolose e razziste, è - e rimane scandalosamente - il prescelto delle destre nazionali per la candidatura alla guida della regione Lombardia...

Non sarebbe forse il caso, sulla opportunità circa le "candidature elettorali sospette" e prima che sia troppo tardi, a chi di dovere, a difesa delle istituzioni democratiche e della Costituzione repubblicana, prendere delle precauzioni in via cautelare per cui adottare dei seri e adeguati provvedimenti?

Se non siamo vicini al reato di apologia del fascismo, poco ci manca...

CONTROSENSO ASSOLUTO - Sullo sfondamento del tetto del 3% nel rapporto tra deficit e Pil, non ha certo tutti i torti Moscovici nel respingere al mittente tale proposta, definita a ragione: controsenso assoluto. Soprattutto adesso che le crisi economiche europee, in linea di massima sono superate in una fase di moderata crescita e ripresa.

LE MIE CONCLUSIONI: E' evidente il qualunquismo delle destre assume contorni preoccupanti. Per arginare il rischio e il pericolo di una eventuale avanzata del Blocco anti-democratico e conservatore, non rimane che, la discesa in campo di nuove leve.. Giovani forti e determinati, onesti e coraggiosi, culturalmente preparati, in grado di proporre nuove idee progressiste ( su questo garantisco, siamo a cavallo...) per ridare potere al popolo, cosi come sancito dall'art. 1 della Costituzione repubblicana...Dunque Avanti!

Gianfranco Tauro