Reggio Calabria come Napoli? Mi auguro di no. Lo spettacolo
indecoroso dei cumuli di spazzatura non raccolta non si è mai visto prima in città, fino a quando non è giunto il
commissariamento del Comune di Reggio. Stante tale situazione, il rischio delle epidemie sulla
popolazione reggina è alto. Soprattutto i bambini, che ogni mattina si
recano a scuola e devono respirare l'odore nauseabondo che si espande
nell'aria e che giunge finanche nella case.
Ma ciò che è ancor più grave
è che la vera epidemia è rappresentata dal malcostume e dalla malafede
della politica italiana, a tutti i livelli: compreso il presidente della
Repubblica Napolitano, il quale con molta superficialità e leggerezza e
senza documentarsi adeguatamente, con un colpo di mano, ha controfirmato
il decreto di scioglimento del Comune di Reggio Calabria.
Il fetore che
si avverte in città è destinato ad aumentare se non si corre ai ripari
urgentemente. Il tanfo è tale e tanto in città, ma non è altro che il
riflesso del fetore che promana da Palazzo Chigi e dagli altri palazzi
ministeriali situati a Roma. Continuare su questa falsariga recitando un
copione vile e meschino da parte di chi di dovere, non farà altro che
ritorcersi contro costoro e coloro che si sono macchiati di tale infamia
nei confronti della città e dei reggini.
Gianfranco Tauro
Gianfranco Tauro